Don Backy – Aldo Caponi

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Nato a Santa Croce sull′Arno il 21 agosto del 1939, Aldo Caponi è conosciuto con il nome d′arte di Don Backy. Trascorsa
l′infanzia a Castellammare di Stabbia, torna nella cittadina natale nel 1955, e qui esplode la sua passione per il rock′n′roll. La visione del film “Senza tregua il rock′n′roll”, con Bill Haley lo spinge ad intraprendere la carriera musicale

La prima occasione di mettersi in evidenza si presenta grazie a Mario Riva che gli fa ottenere un servizio sul settimanale “Il musichiere”. Nell′estate del 1961 debutta come professionista con il nome d′arte di Agaton, accompagnato dal gruppo dei Delfini che subito dopo diventa gli Apaches.
La svolta avviene nel settembre dello stesso anno quando scrive “La storia di Frankie Ballan”. La canzone fa il giro degli ambienti musicali, arrivando ad Adriano Celentano che decide di chiamarlo. Aldo Caponi diventa Don Backy. Per il cantautore è in arrivo una serie di successi: “Fuggiasco” (1962), “L′ombra nel sole” (1962), “Ho rimasto” (1963), “Voglio dormire” (1964), “L′amore” (1965), “Cara” (1965), “Serenata” (1966), “L′immensità” (1967), “Poesia” (1967).
Don Backy partecipa al Festival di Sanremo del 1967 con “L′immensità”. Gli anni ′60 sono stati i più intensi della carriera di Don Backy, spesso in classifica con più brani, sia come autore che cantante. Basti ricordare che “L′immensità”, 9° posto al Festival di Sanremo del 1967 e cantata da Don Backy in coppia con Johnny Dorelli, rimase nelle prime dieci posizioni della classifica dei 45 giri dall′11 febbraio al 24 giugno. “Casa bianca”, interpretata da Ornella Vanoni e Marisa Sannia e giunta seconda al Festival di Sanremo del 1968, rimase nella top ten dal 17 febbraio al 24 aprile. Nello stesso periodo “Canzone”, toccò i vertici della classifica più volte surclassando
l′interpretazione di Celentano.
Sempre nel 1968 Don Backy fonda una sua etichetta, “la Amico”, con la quale pubblica i successi del Festival.
Lasciata l′etichetta, incide per la Cgd, con la Rare, la Love, la Rca. Nel corso degli anni Settanta realizza “Sognando”, una commedia musicale basata su fumetti e musica da lui ideati, andata in onda su RaiDue nel 1978. Cura anche colonne sonore, pubblica “L′artista” (1979), romanzi e scritti vari, dipinge centinaia di quadri.
Nel decennio successivo, oltre a comporre la sigla di Domenica in 1981, “Importa niente”, si dedica a concerti e recital, in cui rispuntano le sue antiche passioni: il rock′n′roll e la canzone demenziale e ironica. Continua a lavorare, con pubblicazioni letterarie e musicali importanti. Cura la “canzonetta ufficiale” del Carnevale Santacrocese.

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